Matteo Salvini: la battaglia per la leadership della Lega
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Matteo Salvini al Congresso: la battaglia per la leadership della Lega

Matteo Salvini

Il Congresso della Lega a Firenze sarà un momento chiave per Matteo Salvini: leadership in discussione o conferma della sua visione.

La Lega si prepara a un appuntamento decisivo: il Congresso federale di Firenze, previsto per il 4 e 5 aprile. Un evento che, più di qualsiasi dichiarazione, misurerà la forza interna del partito e definirà il futuro della sua leadership. Perché, se è vero che Matteo Salvini ha trasformato la Lega da movimento territoriale a partito nazionale, è altrettanto vero che il consenso di un tempo sembra ormai lontano.

Matteo Salvini
Matteo Salvini

Il Congresso della Lega: un bivio cruciale per il partito

Ma qual è lo stato reale della Lega oggi? Guardando ai numeri, la presenza del partito al Sud è ormai consolidata. Non si tratta più di un esperimento: il 25% dei delegati del Congresso arriva da regioni meridionali e dalle isole, un dato che certifica la metamorfosi avviata anni fa. Tuttavia, questa crescita è sufficiente a garantire la stabilità della leadership salviniana?

Molti osservatori ritengono che il Congresso sarà il momento in cui i “malpancisti”, ossia coloro che contestano la gestione di Salvini, tenteranno di farsi avanti. Ma la realtà potrebbe essere ben diversa.

Ci sarà davvero una sfida alla leadership?

Per sfidare Salvini servono dai 120 ai 200 delegati, distribuiti in almeno quattro regioni. Un ostacolo non da poco. Eppure, da tempo circolano nomi di possibili concorrenti, dal presidente del Veneto Luca Zaia all’ex ministro Giancarlo Giorgetti. Ma le indiscrezioni bastano a costruire una vera alternativa?

Finora, nessun nome ha ufficializzato la candidatura. Questo suggerisce due scenari: o la dissidenza interna è meno solida di quanto si racconta, oppure chi sogna di sostituire Salvini ha calcolato male i tempi. Perché, al di là delle difficoltà, il segretario della Lega resta l’unico leader capace di tenere unito il partito in tutte le sue anime, dal Nord autonomista ai nuovi bacini elettorali del Centro-Sud.

Dunque, il Congresso di Firenze sarà davvero una resa dei conti? O si concluderà con la conferma di un Salvini meno brillante di un tempo, ma ancora saldo al comando? La risposta arriverà solo il 5 aprile. Ma chi si aspetta un terremoto politico potrebbe restare deluso.

Leggi anche
Giuseppe Conte da battaglia a tutti: ma soprattutto ad un partito

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 16 Marzo 2025 12:27

Giuseppe Conte da battaglia a tutti: ma soprattutto ad un partito

nl pixel